La dieta a zona
Nel 1995 Sears, partendo dagli insuccessi delle diete salutiste, propose la dieta a zona, basata sulla necessità di
mantenere bassa laproduzione d'insulina
, responsabile di trasformare i carboidrati in eccesso in adipe. La dieta a zona funziona così:a) si calcolano le proteine necessarie, tenendo conto della massa magra del soggetto e del suo indice di attività;
b) si calcolano i carboidrati per evitare di scatenare un picco d'insulina. Per Sears il rapporto fra proteine e carboidrati deve essere compreso
fra 0,6 e 0,8, ottimale 0,75. Poiché il rapporto ottimale è 30:40, i grassi si stimano nel 30%. Sears suggerisce perciò la formula 40-30-30.
Questa formula ha dato luogo a una grande confusione e rivela una scarsa propensione ai modelli matematici dell'ideatore della zona. Poiché
si parte dal calcolo delle proteine, poi si calcola la quantità di carboidrati (indice 0,75) e poi la quantità dei grassi (calcolata come la quantità
necessaria per arrivare al fabbisogno giornaliero), la percentuale sul totale delle proteine sarà tanto più vicina al 30% quanto più l'individuo è
sedentario, mentre si abbasserà se l'individuo è uno sportivo. Su questo concetto devono meditare gli sportivi che applicano la zona con la
formula 40-30-30:
la zona non necessariamente consiglia una ripartizione 40-30-30.
Esperienze dirette hanno dimostrato che:
a) una dieta a zona fa veramente dimagrire con un fabbisogno calorico limitato e chi vi si sottopone non sente particolarmente lo stimolo della
fame;
b) si hanno dei reali benefici sulla salute in generale (prevenzione del diabete, riduzione del colesterolo, dell'ipertensione ecc. ). Secondo
Sears tali benefici sono ottenuti grazie agli
eicosanoidi "buoni". Gli eicosanoidi sono superormoni che vengono sintetizzati a partire dagliacidi grassi essenziali (omega-6 e omega-3). L'insulina attiva la produzione di quelli "cattivi" (favoriscono l'aggregazione piastrinica con
formazione di trombi, la vasocostrizione, le infiammazioni e le allergie, la proliferazione cellulare, deprimono la risposta immunitaria), mentre il
glucagone attiva quelli "buoni" (antagonisti di quelli cattivi). È chiaro come in una dieta a zona che controlla l'insulina la produzione degli
eicosanoidi cattivi (e del loro precursore, l'acido arachidonico) sia fortemente limitata con benefici per la salute. Lo stesso Sears mette in
evidenza che il concetto di buono o cattivo (anche gli eicosanoidi cattivi svolgono funzioni positive per l'organismo!) è sempre relativo a una
condizione di equilibrio come quello fra insulina e glucagone. Il problema è che con una dieta ricca di carboidrati tale equilibrio è spostato a
favore di quelli cattivi.
PROBLEMI
La dieta a zona risolve il problema dei chili in eccesso, ma difficilmente può essere impiegata da chi ha raggiunto il peso ideale;è cioè una dieta di transizione. Con i calcoli di Sears (che qui non riporto perché abbastanza complessi):
PROBLEMA 1 - Chi non vuol diminuire di peso ottiene una dieta comunque ipocalorica o decisamente sbilanciata verso i
grassi, soprattutto se è un sedentario (con un basso fabbisogno proteico e di conseguenza di carboidrati).
Inoltre a regime c'è un grossolano errore matematico.
PROBLEMA 2 - Se si calcolano le proteine e i carboidrati necessari all'individuo (cioè le quantità minime giornaliere usate dal
corpo), si scopre che tale rapporto non è quello indicato da Sears.
Per un sedentario (per uno sportivo è ancora peggio perché Sears non tiene conto che i carboidrati persi con l'attività sportiva devono essere
ripristinati)
tale rapporto è 10,3/3,3 = 3,1 ben lontano da quell'1,33 che indica Sears. Il sistema non ammette cioè soluzioni. Sembrerebbequindi che la natura si diverta da un lato a richiedere un rapporto diverso, dall'altro a fare in modo che questo rapporto sia dannoso. Se si
rispetta il rapporto di Sears, si limita l'azione dell'insulina, ma si obbliga il corpo a trasformare i grassi (e, ricordiamolo, la trasformazione
origina scorie che devono essere eliminate) in carboidrati; se non si rispetta, parte il processo insulinico.
Chi va a fare i conti nella zona trova che le cose non tornano. È per questo che Sears è stato snobbato dalla comunità scientifica
internazionale (in parte a torto, ma è difficile dialogare con chi si va a impelagare in posizioni insostenibili partendo da un principio corretto) e
ha le prime pagine solo di giornali "divulgativi".
L'errore dei sostenitori della zona è di ritenere sempre e comunque negativi sia l'azione dell'insulina sia l'eccesso di carboidrati. Ciò è vero se i
carboidrati introdotti non servono (come nel caso di un sedentario le cui scorte di carboidrati sono verosimilmente sempre a regime) e ciò
porta logicamente a problemi di sovrappeso. Ma se le scorte di glicogeno diminuiscono a fronte di un intenso esercizio fisico, ecco che non
solo i carboidrati sono giustificati, ma sono addirittura essenziali.
Usare i grassi come supporto energetico dell'attività fisica significa:
a) obbligare il corpo a convertire i grassi in energia con conseguente sovraccarico per le eliminazione delle scorie del processo;
b) usare un carburante di serie B, più lento e adatto agli sforzi prolungati, ma molto meno a quelli intensi.
Introduzione
Le informazioni che potrai leggere di seguito ti consentiranno di capire ed approfondire il concetto, concepito dal
Dr.Sears
, relativo alla Dieta a Zona. Il Dr. Barry Sears ha sviluppato un sistema dietetico ed una tecnica che controlla glieicosanoidi
. Gli eicosanoidi sono ormoni molto importanti, che svolgono la funzione di messaggeri biochimici. Glieicosanoidi controllano praticamente ogni aspetto della fisiologia umana, e i loro livelli possono essere determinati o
dall'assunzione di particolari farmaci o dalla dieta, e da ciò che ingeriamo quotidianamente.
Gli eicosanoidi possono per semplicità essere distinti in "
buoni" o "cattivi" a seconda delle conseguenze che producono. Lafunzione degli eicosanoidi
è quella di agire da messaggeri biochimici; in pratica accade che ogni cellula del nostro corpo è ingrado di produrli e alla loro presenza si attivano o meno determinate funzioni cellulari.
Gli eicosanoidi controllano quindi ogni aspetto della fisiologia umana compresi gli ormoni testosterone, insulina e
ormone della crescita.
L'obiettivo della dieta di zona
è strutturare una situazione alimentare ideale, tale da promuovere la produzione di eicosanoidibuoni e reprimere quella di eicosanoidi cattivi, con il risultato di migliorare molte funzioni del nostro organismo. Tra le conseguenze
più attese vi è la regolazione dell'ormone
insulina capace di modulare la presenza degli zuccheri nel sangue e dunque la produzionedi eicosanoidi cattivi che deriva dalle situazioni iperglicemiche (molto zucchero nel sangue).
La chiave per capire la dieta di zona è
ragionare ormonalmente e non caloricamente. Ciò significa che l'effetto ormonale diuna caloria di carboidrati e differente dall'effetto ormonale di una caloria di proteine o da una caloria di grasso. È l' interazione
complessa di queste risposte ormonali che gestisce la nostra fisiologia umana.
Spesso la dieta di zona viene descritta come una dieta avente il 40% delle calorie derivante dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il
30% dai grassi. Questo modo di descrivere e comprendere la dieta a zona è sbagliato!
La dieta di zona non ha niente a chefare con le percentuali delle calorie.
Riguarda invece la quantità assoluta di proteine che mangiate e quindi i carboidrati ed igrassi richiesti ad ogni pasto per ottenere la corretta risposta ormonale (produzione di eicosaoidi buoni).
La vostra dieta è ormonalmente corretta?
Se state perdendo il grasso corporeo eccedente, se mantenete elevati livelli diconcentrazione durante tutto il giorno, e se siete raramente affamati, potete dire che la vostra dieta è ormonalmente corretta!
L'ammontare di ciascun macronutriente è conforme alla percentuale di massa grassa dell'individuo e al livello di attività fisica svolta.
"La Dieta di Zona " non soltanto è un modo efficace per perdere peso e rimanere in salute, ma è anche un metodo sicuro, di lunga
durata, e di pratica applicazione.
Quando gli alimenti sono assunti nelle percentuali 40/30/30 il vostro corpo migliorerà le sue capacità lipolitiche
.Determinando il livello di grasso corporeo e di attività, è possibile impostare la Dieta in Zona stabilendo
la quantità di proteine dicui si necessita
. Questo fattore è ciò che nella dieta mantiene e promuove la massa magra del muscolo. Una voltadetermianto il fabbisogno proteico si possono calcolare le quantità dei carboidrati (prevalentemente frutta e verdura) e dei grassi
(non saturi) tali da consentire la proporzione 40/30/30.
Dopo una introduzione iniziale, esporrò il
metodo adottabile per il calcolo e l'impostazione di una dieta a zona, avente comeobiettivo quello stabilito originariamente dal Dr. Sears, ossia il controllo ormonale, utilizzabile dal bodybuilder per perdere grasso
corporeo. La dieta a zona, così come è stata concepita da Sears, consente di perdere grasso. Lo scopo secondo Sears è quello di
riuscire a modulare i livelli di insulina così che il corpo sia messo nelle migliori condizioni per usare il grasso come combustibile.
I Carboidrati
Il Dr. Sears suggerisce di utilizzare prevalentemente "
i carboidrati favorevoli", che significa soprattutto la frutta e la verdura.Questi carboidrati sono suggeriti perché hanno un indice glicemico basso, e ciò significa che entrando lentamente nella circolazione
sanguigna contribuiscono a mantenere bassi e costanti i livelli di insulina, impedendo così i processi di immagazzinamento sotto
forma di grasso corporeo.
L'
insulina è un ormone che è secreto dal pancreas ed entra nella circolazione sanguigna per mantenere regolari i livelli di zucchero(glucosio) nel sangue. Se mangiate alimenti che contengono un alto indice glicemico indurrete gli zuccheri ad entrare
rapidamentenella circolazione sanguigna e ciò a sua volta induce il pancreas a reagire con la secrezione di elevate quantità di insulina allo scopo
di riportare i livelli di glucosio (zucchero) alla normalità. Quando l'insulina è secreta, gli zuccheri che vengono estratti della
circolazione sanguigna possono facilmente essere immagazzinati come grasso per uso futuro. Gli zuccheri sono usati anche dal
cervello, tuttavia se presi nei grandi quantità, l'insulina li estrarrà dal sangue prima che il cervello li possa usare. Ecco perché
mangiare grandi quantitativi di zucchero (alimenti con alto indice glicemico) causerà ciò è conosciuto come "innalzamento degli
zuccheri", i cui sintomi sono l'affaticamento, la pigrizia e a volte anche il mal di testa.
Le Proteine
Le proteine più favorevoli, che consideriamo "
Zona-favorevoli ", sono molto basse in grasso saturato, vale a dire pollo, pesce,tacchino, i bianchi dell'uovo, tofu (cibo simile al formaggio fatto di soia) e le polveri proteiche. Le proteine stimolano un ormone
chiamato
glucagone, che ha un'effetto fisiologico opposto all'insulina. Il glucagone è un ormone grasso-mobilizzatore erallenterà la produzione di insulina, aiutandovi invece a bruciare il grasso accumulato. Le nostre pratiche correnti di consumo
alimentare conducono spesso alla secrezione di troppa insulina e troppo poco glucagone. Il glucagone induce il fegato ad iniziare il
rilascio dello zucchero (glucosio) nuovamente dentro la circolazione sanguigna. Così, aumentando la presenza di glucagone,
possiamo utilizzare l'energia immagazzinata nelle nostre cellule per usarla come combustibile per le attività fisiche. Infatti mangiare
la razione proteica in primo luogo, durante il pasto, vi aiuterà a ritardare la produzione di insulina e permetterà al corpo di usare il
grasso come combustibile.
Le proteine "
sfavorevoli " sono alte in grassi saturati, vale a dire tuorli d'uovo, carne rossa, maiale e altre carni d'organo. I grassisaturati tendono a rendere le membrane delle cellule più rigide, inducendo le cellule a non rispondere adeguatamente a livelli
normali d'insulina. Cioè il corpo è meno ricettivo agli effetti di insulina (una circostanza conosciuta come "
resistenza all'insulina"). Il corpo continua a pompare sempre più insulina nella circolazione sanguigna nel tentativo d'effettuare le normale regolazione
degli zuccheri. Questo processo aumenta i livelli d'insulina ed il risultato è l'immagazzinamento del grasso nel corpo. Con ciò non
voglio dire che bisogna abolire la carne rossa dalla propria dieta, ma che bisogna limitarsi alle parti magre, prive quanto più possibile
di grassi saturi.
I Grassi
Evitate l'idea sbagliata
che propone l'eliminazione dei grassi dalla dieta. A livello ormonale, avete bisogno del grasso pereliminare il grasso
. Senza una certa quantità di grasso, il corpo entra in uno stato di allarme e di conseguenza tenterà diimmagazzinare il grasso come tessuto adiposo. Capite che non è il grasso che vi rende grassi, è invece l'alta produzione d'insulina
che induce il grasso ad essere immagazzinato nelle vostre cellule. Il grasso di per se è un combustibile a "rilasco lento" utilizzabile a
scopi energetici in particolari condizioni fisiologiche come quelle determinate dalla Dieta di Zona.
Così, limitate l'assunzione di grassi, ma non eliminatela.
I grassi sono un componente realmente necessario per parecchi motivi. Igrassi contribuiscono a proteggere gli organi del corpo, mantengono la pelle e sono una sorgente importante di energia. I grassi
egualmente fungono da regolatori per la produzione di insulina, ritardando l'entrata dei carboidrati nella circolazione sanguigna.
Avete saputo che il gelato senza grassi alza più velocemente, rispetto al gelato normale, i livelli d'insulina? Ciò è perché il grasso nel
gelato normale ritarderà lo zucchero dall' entrare nella circolazione sanguigna e così rallenterà la produzione d'insulina.
Una cosa molto importante relativa al grasso è che stimola un
ormone chiamato CCK (colecistochinina), che contribuisce al sensodi sazietà
. Questo ormone segnala al cervello di trasmettere al corpo il messaggio di sazietà. Assumendo i grassi, nella quota del30% del vostro pasto, otterrete dei benefici fisici per i vostri organi, ritarderete l'entrata degli zuccheri nella circolazione sanguigna e
vi aiuterà a resistere alla fame. Questo apporto di grasso non causerà ulteriore guadagno del peso; piuttosto aiuterà ad eliminare il
grasso in eccesso, ritardando la produzione d'insulina. In più, contribuirà a mantenere una piccola percentuale di grasso in modo
tale che il corpo non avrà motivo d'immagazzinarne altro per uso futuro.
Impostare la Zona
Per ogni chilogrammo di massa magra del corpo, dovete consumare fra 1 e 2 grammi di proteine al giorno (secondo il vostro livello
di attività).
·
Per ogni 7 grammi di proteine, dovete consumare 9 grammi dei carboidrati.·
Per ogni 7 grammi di proteine, dovete consumare 3 grammi di grasso.I grassi dovrebbero essere mono-insaturi per quanto possibile. Evitare gli olii idrogenati. Il grasso sostiene una parte importante
nella produzione dei eicosanoids ed in altri processi corporei.
Dato che tutto questo conteggio dei grammi di proteine, dei carboidrati e del grasso può risultare difficoltoso, per renderlo di più
semplice comprensione è stato sviluppato il sistema dei "
blocchi".·
1 blocco di proteine è di 7 grammi,·
1 blocco dei carboidrati è di 9 grammi·
1 blocco di grasso è di circa 3 grammi.Diversamente dalle normali diete, in cui si stabilisce un apporto calorico e poi lo si suddivide per i pasti che si decide di seguire
durante la giornata, nella Dieta di Zona si parte stabilendo il
fabbisogno proteico in base alla percentuale di grasso e all'attivitàfisica svolta dal soggetto.
Una volta stabiliti quanti grammi di proteine servono, si calcolano
il numero dei blocchi di cui si dovrà comporre la nostra dieta.Per far ciò basta dividere l'amontare proteico per 7 (gr.Prot.gg/7).
Ottenuto il numero complessivo dei blocchi, lo si suddivide per i pasti che si decide di fare durante la giornata (solitamente 5 o 6),
cosi da trovare di quanti blocchi si dovrà comporre ogni singolo pasto o spuntino.
Ora non resta altro che impostare i propri pasti in modo tale che sia rispettato il
rapporto ideale del blocco che per la maggiorparte della gente è
1:1:1 , ossia 1 blocco di proteine, 1 blocco di carboidrati, e 1 blocco di grassi. E' importante notare che ilrapporto di proporzione non considera i grammi ma i blocchi.
Naturalmente, solo pochissimi alimenti hanno naturalmente quel rapporto di 1:1:1 ma questo poco importa dato che il rapporto
1:1:1 deve essere tale per l'insieme del pasto e non per i singoli alimenti.
I Pasti
E' importante ricordarsi che il primo pasto del giorno è sempre il più importante. Una prima
colazione nutriente contribuirà adaccelerare il vostro metabolismo e dovrebbe essere mangiata entro un'ora di risveglio. In più, tutti i pasti dovrebbero essere
mangiati
ogni due-quattro ore per concedere al sistema digestivo il recupero completo dal relativo pasto precedente e perpermettere la velocità più efficiente al metabolismo. Per aiutare il vostro processo digestivo, si possono bere circa 230 gr di acqua,
30 minuti prima di ogni pasto.
Per concludere, mangiate uno
spuntino Zona-favorevole (40/30/30 di rapporto) appena prima di andare a letto così da mantenereil corpo "nella zona" anche durante il ciclo di sonno.
Come nota finale, se siete "in dieta di zona " oppure no:
non limitare mai l'apporto di acqua. Durante il giorno e particolarmentedurante il workout, bevete in abbondanza! Infatti, durante il workout non-aerobico dovreste bere almeno 200 gr di acqua ogni 15
minuti. Oltre che all'assistenza al sistema digestivo durante un pasto, e al contributo contro l'affaticamento durante il workout, i
benefici dell'acqua sono innumerevoli, tra cui: contribuisce a mantenere la pelle sana, regola la temperatura corporea e protegge gli
organi.
Cosa potete attendervi da una dieta 40-30-30?
Naturalmente, i risultati sono molto vari e vanno dalla perdita di grasso al controllo dei livelli insulinici nel il diabete. Sears sostiene
che le condizioni che la Zona pone in essere possano aumentare il livello di energia, amplificare il sistema immunitario, aumentare le
capacità di concentrazione e facilitare le prestazioni atletiche. In pratica promuovendo la produzione di eicosanoidi buoni la Zona
consente di migliorare moltissime funzioni del nostro organismo, e di conseguenza tutti i processi di crescita e recupero saranno più
efficienti.
Riassunto
1-
Calcolare il fabbisogno proteico. Nel metodo di calcolo proposto da Sears dovrebbe situarsi tra 1 e 2 gr. di proteine per Kg dipeso corporeo.
2-
In base al fabbisogno proteico individuato calcolare il numero dei blocchi complessivi.3-
Suddividere il numero dei blocchi tra i vari pasti del giorno.Ad esempio in un piano a zona con 30 blocchi, si possono assegnare 6 blocchi ad ognuno dei 3 pasti principali, e 4 blocchi ad
ognuno dei 3 spuntini.
4-
Nella preparazione dei pasti o degli spuntini, mantenere sempre la proporzione di 1:1:1 tra i blocchi attibuiti alle proteine, aicarboidrati e ai grassi. Ad esempio se il piano di zona per il pranzo prevede 6 blocchi di proteine, bisogna che anche per i
carboidrati e i grassi vi siano 6 blocchi. Solo per i grassi se ne possono consumare un pò di più.
·
1 Blocco di proteine sono 7 gr di proteine·
1 Blocco di carboidrati sono 9 gr di carboidrati·
1 Blocco di grassi sono 3 gr di grassi5-
Evitare i grassi saturi e gli olii idrogenati come la margarina. Le migliori fonti di grasso sono le arachidi, le noci, le nocciole el'olio d'oliva. Inoltre potrebbe essere il caso di considerare un'integrazione di EPA, o l'assunzione di alimenti quali il salmone, le
sardine, il tonno o gli sgombri. Evitare i cibi con alti contenuti di acido arachidonico, come le carni d'organo, le carni rosse e i tuorli
d'uovo.
6-
Come fonti proteiche preferire il pesce (salmone, sardine, tonno, sgombro), i bianchi delle uova, i legumi e le carni bianche.7-
Evitare i cibi ad alto indice glicemico. Preferire frutta, verdura e fiocchi d'avena quali fonti di carboidrati complessi.8-
Ricalcolare il profilo dei blocchi per la Zona, regolarmente, cosi da poter ottenere valori sempre aggiornati alle variazioni del tuocorpo.
Esempio
Se volessi impostare una Dieta di Zona per un soggetto maschio con le seguenti caratteristiche:
Peso
80 KgCirconferenza Polso
16.5 cmCirconferenza Vita
78.5 cmLivello d'Attività
Intensae
se l'obiettivo fosse la perdita di grasso, farei come segue: (per obiettivi relativi alla Massa vedi qui)-Stabilisco il fabbisogno proteico in
162 gr. di proteine al gg.-Calcolo l'ammontare dei
carboidrati facendo (162:7)x9=208 gr.-Calcolo l'ammontare dei
grassi facendo (162:7)x3=69 gr.La dieta apporterebbe dunque 2101 Kcal
Calcolo i blocchi relativi ad ogni macronutriente
Proteine
23.1Carboidrati
23.1Grassi
23Suddivido i blocchi per il numero di pasti che stabilisco di fare.
Colazione
5.3Spuntino
2.5Pranzo
4.4Spuntino
3.2Cena
4.4Spuntino
3.2Calcolo il contributo di ciascun macronutriente ad ogni pasto, trasformando i blocchi in grammi.
Esempio per la colazione: (5.3x7)=37.2 ; (5.3x9)=47.8 ; (5.3x3)=15.9
GRAMMI
Prot. Carbo. GrassiColazione 37.2 47.8 15.9
Spuntino 17.8 22.9 7.6
Pranzo 30.7 39.5 13.2
Spuntino 22.6 29.1 9.7
Cena 30.7 39.5 13.2
Spuntino 22.6 29.1 9.7
Elaboro una dieta con 6 pasti i cui valori dei macronutrienti corrispondano a quelli della tab. precedente. Sicuramente ne risulterà
una dieta 40/30/30 che oltre a garantirmi un adeguato apporto proteico, mi permetterebbe di migliorare notevolmente le capacità
lipolitiche del mio corpo.
Esempio di Dieta a Zona
Articolo di Marco Medeot sulla Dieta a Zona
NOTA:
Se si vuole usare il concetto di zona per aumentare la Massa Muscolare
, è ovvio che serviranno più calorie, e per far ciò èdunque necessario aumentare i parametri relativi al fabbisogno proteico (che saliranno fino a 3 gr/Kg) cosi che in funzione di essi
possano aumentare anche quelli degli altri macronutrienti e in definitiva le calorie assunte. A mio parere quest'utilizzo, a scopo di
crescita muscolare, potrebbe essere utile in quei casi in cui è "forte" la tendenza ad ingrassare (
endomorfi), negli altri casi ritengoperò importante poter occasionalmente sfruttare un'elevata risposta insulinica. Questo è maggiormente vero se si pensa al ruolo
rivestito dall'insulina nella resintesi del glicogeno ("pienezza muscolare") e quindi nel
ricarico dei carboidrati, o al ruolo della stessainsulina durante la
fase di carico della creatina.Bibliografia
- BARRY SEARS, Enter The Zone
COS’E’ LA DIETA A ZONA
La dieta a Zona è stata sviluppata da Berry Sears ed illustrata nel suo libro "Enter the Zone" con lo scopo di migliorare molte
delle funzioni del nostro organismo.
Questa dieta è conosciuta spesso con il nome di "Dieta 40-30-30", a causa del rapporto tra i tre macronutrienti (carboidratiproteine-
grassi) consigliato per "raggiungere la Zona".
La Zona è basata sul fatto che il funzionamento adeguato dei maggiori sistemi fisiologici dipende dal corretto bilanciamento dei
nostri ormoni, il che è influenzato dalla dieta. E’ chiaro che il raggiungimento della salute ottimale è possibile in uno stato di
bilanciamento ormonale. Gli sbilanci ormonali ci privano d’energia, negandoci l’accesso al grasso immagazzinato, disturbano la
focalizzazione mentale, interrompendo lo stabile flusso di zuccheri al cervello. Mantenere il bilanciamento ormonale è lo scopo
della dieta a Zona.
Quando gli alimenti sono assunti nelle percentuali 40/30/30 il nostro corpo migliorerà le sue capacità di bruciare i grassi. E’
possibile impostare la Dieta in Zona stabilendo la quantità di proteine di cui si necessita, in base al tipo d’attività svolta, al peso
corporeo e alla circonferenza del polso.
Una volta determinato il fabbisogno proteico è necessario calcolare le quantità dei carboidrati e dei grassi (mono-polinsaturi) tali
da consentire il giusto equilibrio.
L’INSULINA E IL GLUCAGONE
Le sostanze coinvolte sono l’insulina e il glucagone, due ormoni endocrini la cui principale funzione è quella di controllare i livelli
di fluttuazione dei macronutrienti nel flusso ematico. Sono considerati opposti l’uno all’altra. L’insulina avvisa le cellule di
catturare e immagazzinare l’eccesso di nutrienti
Il glucagone, invece, avvisa le cellule di rilasciare il glucosio nuovamente all’interno del flusso ematico, in modo che sia utilizzata
l’energia propria delle cellule come carburante per le nostre attività muscolari.
L’insulina è secreta principalmente a causa di un eccesso di glucosio (carboidrati) nel sangue (e di un insignificante
innalzamento d’aminoacidi), mentre il glucagone è secreto solo in risposta di un innalzamento delle concentrazioni d’aminoacidi
(proteine). Invece i grassi non influenzano questi due ormoni.
Dopo un pasto, il pancreas secerne tanta insulina quanta n’è necessaria a mantenere la giusta concentrazione di zuccheri nel
sangue. Un pasto ricco di carboidrati significa che l’insulina sarà abbondantemente secreta nel sangue. Se questo accade,
l’equilibrio tra insulina e glucagone sarà sconvolto.
GLI EICOSANOIDI
Gli eicosanoidi sono degli ormoni, il cui corretto bilanciamento è cruciale per il funzionamento del nostro sistema fisiologico e
che svolgono la funzione di messaggeri biochimici. I loro livelli sono determinati o dall'assunzione dei farmaci o da ciò che
ingeriamo quotidianamente. Sono costruiti nel sangue da due acidi grassi polinsaturi
Omega 6, l’acido arachinodico (AA) el’acido dihomo gamma linolenico (DGLA). I tipi d’eicosanoidi costruiti dipendono da questi due acidi grassi e possono classificarsi
banalmente in eicosanoidi "buoni" ed eicosanoidi "cattivi". Il loro scopo è quello di attivare alcune funzioni delle cellule,
controllando anche la secrezione di testosterone, d’insulina e di GH.
Ciò che lega questi ormoni alla nostra dieta non è tanto la quantità ingerita d’AA e DGLA, quanto da un particolare enzima
(delta-5-desaturase) che converte il DGLA in AA, potenziato dalla presenza d’insulina e inibito da quella di glutagone.
Alti livelli d’insulina hanno sicuramente un effetto sfavorevole sui livelli d’AA e DGLA. Gli acidi grassi omega 3 eicosapentaenoici
(EPA), che sono abbondanti nel pesce, inibiscono l’attività dell’enzima..
Gli AA sono, invece, presenti nel tuorlo d’uovo e nel fegato e nelle carni d’organo, alimenti che dovrebbero essere evitati.
COSA MANGIARE
La dieta a Zona ricorre a due metodi per evitare lo squilibrio ormonale
Innanzi tutto si cerca di inserire in ogni pasto una certa quantità di
proteine, per permettere il rilascio del glucagone, in mododa permettere la mobilitazione dei grassi e il rallentamento della secrezione dell’insulina. Gli alimenti proteici migliori sono quelli
privi di grassi saturi, come il petto di pollo e di tacchino, gli albumi, le polveri proteiche ecc.
Ma sarebbe tutto inutile se non si cercasse di controllare anche l’insulina, mediante una moderata assunzione di
carboidrati.Per fare questo bisogna limitare l’assunzione totale di carboidrati e scegliere quelli che sono rilasciati nel sangue più lentamente,
in altre parole quelli a basso indice glicemico (soprattutto la verdura). Tuttavia, anche scegliendo i carboidrati a basso IG, se la
loro quantità risulta eccessiva ne deriverà un indesiderabile aumento degli zuccheri nel sangue. Il pasto a Zona ideale contiene
una modesta quantità di carboidrati, che è assorbita nel sangue lentamente, evitando l’innalzamento dei livelli d’insulina.
Mantenere i livelli degli zuccheri nel sangue stabili e un favorevole bilanciamento d’insulina e glucagone influirà in modo
benefico sulla nostra salute, incrementando i livelli d’energia e di vigilanza mentale e facilitando la combustione del grasso in
eccesso.
I
grassi saturi influenzano indirettamente e negativamente il bilanciamento di AA e DGLA, favorendo lo sviluppo dellaresistenza all’insulina, condizione che ne riduce la sensibilità delle cellule e, quindi, ne aumenta la quantità necessaria per
controllare i livelli di glucosio nel sangue. Tutto ciò può portare ad immagazzinare grasso nel corpo.
Ma non bisogna assolutamente eliminare dalla dieta tutti i tipi di grasso, poichè sostiene una parte importante nella produzione
dei eicosanoidi ed in altri processi corporei.
L’ingestione di grassi polinsaturi è necessaria se si vuole bruciare l’adipe. Bisogna comprendere che non è questo
macronutriente a farci ingrassare, ma il continuo e costante eccesso calorico e l’alta produzione d’insulina. Inoltre i grassi
rallentano l’assorbimento dei carboidrati nel flusso ematico. Infine l’ingestione di questo tipo di grassi stimola la produzione di
colecistochinina, un particolare ormone che contribuisce alla sensazione di sazietà.
IL SISTEMA DEI BLOCCHI
Per "Raggiugere la Zona" è necessario:
- ingerire 9 grammi di carboidrati per ogni 7 grammi di proteine
- ingerire 3 grammi di grasso per ogni 7 grammi di proteine
In questo modo sarà possibile ottenere il giusto rapporto 40-30-30 tra carboidrati, proteine e grassi.
Per correggere l'impraticità di questo sistema, Sears ha ideato il "Sistema dei Blocchi":
- 1 blocco di proteine è composto da 7 grammi
- 1 blocco di carboidrati è composto da 9 grammi
- 1 blocco di grassi è composto da 3 grammi
La prima cosa da farè sarà calcolare il fabbisogno proteico in termini di grammi. Quindi, è sufficiente dividere tale numero per 7,
per trovare il numero dei blocchi proteici totali giornalieri. Tale numero bisogna dividerlo per il numero prefissato di pasti che si
fanno durante la giornata (un bodybuilder, normalmente, mangia 5-6 volte al giorno). Il numero che ne risulta rappresenterà il
numero dei blocchi proteici per ogni pasto. Poi non resta altro che rispettare i rapporti tra i tre blocchi dei macronutrienti: per
ogni blocco di proteine è necessario 1 blocco di carboidrati e 1 blocco di grassi.
Blocchetti di Proteine
Blocchetti di Carboidrati
Blocchetti di Grassi
ESEMPIO: 11 blocchi
Colazione
2 blocchi30 gr di prosciutto crudo (1 blocchetto di proteine)
30 gr di pane integrale di segale (1 blocchetto di carboidrati)
240 cc di latte PS (1 blocchetto di proteine, uno di carboidrati e uno di grassi)
3 mandorle
oppure
240 cc di latte PS
Fruttosio 2 cucchiaini rasi
30 gr di fesa di tacchino
1 noce di Sorrento
Spuntino
1 blocco45 gr di Feta greco (1 blocchetto di proteine)
1 pesca
6 arachidi
Pranzo
3 blocchi240 gr di zucchine al vapore (2 blocchetti di carboidrati)
30 gr di pane integrale di segale (1 blocchetto di carboidrati)
1 fettina di petto di pollo (90 gr= 3 blocchetti di proteine)
2 cucchiaini d'olio d'oliva (3 blocchetti di grassi)
Spuntino
1 bloccoPhiladelphia light 90 gr
1\2 pera
3 olive
Cena
3 blocchi90 gr di tonno al naturale (3 blocchetti di proteine)
850 gr di lattuga romana (1 blocchetto di carboidrati)
1 pomodoro (1 blocchetto di carboidrati)
1 prugna (1 blocchetto di carboidrati)
2 cucchiaini d'olio d'oliva (3 blocchetti di grassi)
Spuntino
1 blocco180 cc di yogurt magro bianco (spuntino pronto)
VEDI ANCHE:
Esempio di Dieta a Zona
Procedimento di calcolo per la Dieta a Zona
La regolazione degli zuccheri
(il glicogeno)
(di Alessandro Locati
BodyBuilding Italia)E' già stato detto che i polisaccaridi (contenuti in farine, amidi, pasta, riso, pane, patate, ecc.) vengono trasformati
dall'organismo in glucosio. In particolare, questa
digestione inizia già in bocca, in quanto vengono mescolati con un enzimapresente nella saliva, la ptialina. La digestione prosegue con enzimi introdotti nell'intestino dal pancreas. I polisaccaridi vengono
ridotti a maltosio, e sia questo sia gli altri disaccaridi (zucchero o saccarosio, lattosio...) sono scomposti da appositi enzimi
(maltasi, lattasi, invertasi...). Tutti i vari glucidi alla fine vengono trasformati in glucosio.
A questo punto il glucosio passa nel sangue (nell'adulto normale ha una percentuale di glucosio compresa tra i 70 e 100 mg per
100 ml). Si dirà tra breve che vi sono dei meccanismi di regolazione del glucosio.
1-Se il glucosio, nonostante i meccanismi di autoregolazione, sale anche di diverse volte il valore normale (ad esempio, se sale a
300 mg/100ml) non si hanno di solito sintomi evidenti. Vi sono infatti dei diabetici che arrivano a questi valori e non si
accorgono di nulla.
2-Se invece il valore normale si dimezza (intorno ai 40 mg/ml) si perde conoscenza e si ha il coma ipoglicemico.
IL RUOLO DEL FEGATO
Sia la pasta che lo zucchero vengono dunque trasformati in glucosio
. Ma (come ab biamo accennato) hanno unprocesso di digestione molto diverso; più lungo i polisaccaridi. Il che significa che (se anche finiscono tutti nella stessa cosa,
ovvero nel glucosio) vi è una grossa differenza per quel che riguarda i tempi di disponibilità.
Gli zuccheri semplici avendo un'assimilazione più veloce generano quindi una disponibilità di glucosio nel sangue molto più
rapida ed intensa che non i polisaccaridi come i farinacei, che hanno bisogno di tempi più lunghi .
Nonostante questo scaglionamento dei tempi, è del tutto evidente che senza opportuni meccanismi di regolazione il tasso di
glucosio nel sangue avrebbe degli sbalzi enormi: aumenterebbe molto dopo i pasti, mentre nei momenti di maggiore richiesta,
come quelli di attività fisica intensa, si potrebbe cadere facilmente nello stato di coma. Questo non accade perché il fegato è in
grado di "catturare" il glucosio in eccesso e trasformarlo in un altra sostanza, il "
glicogeno".Il glicogeno viene immagazzinato sia nel fegato che nei muscoli.
Ma a seconda di questa localizzazione assume delle caratteristiche differenti. Il glicogeno presente nei muscoli infatti tende ad
essere costante, mentre quello depositato nel fegato tende ad accumularsi o ad essere smobilitato a seconda delle necessità
dell'organismo.
Facciamo un esempio. Durante uno sforzo muscolare (ad esempio durante gli esercizi in palestra) i muscoli utilizzano la loro
riserva di glicogeno. Ecco allora che il fegato smobilita parte del suo, che viene trasformato in glucosio. Questo nuovo glucosio
passa nel sangue e compensando l'abbassamento dovuto allo sforzo muscolare permette ai muscoli di ricostituire la loro riserve
di glicogeno (
questo non accade però all'infinito).Quindi, il glicogeno potrebbe essere considerato una specie di "riserva di energia". Quando il glucosio è abbondante questo
viene trasformato in glicogeno e immagazzinato come tale. Quando serve velocemente glucosio, si attinge a questa riserva che
viene di nuovo riconvertita in glucosio.
CHIMICA:
Il glicogeno
è un polisaccaride composto da lunghissime cateneramificate, formate da molecole di glucosio.
Il glicogeno è depositato nel fegato, nei muscoli e nel rene.
Costituisce in pratica una
riserva di glucosio: quando scendela percentuale di glucosio nel sangue, esso viene smobilitato
e va a compensare questa perdita.
Il corpo umano è relativamente
sensibile alla caduta di glucosio nel sangue: la sua discesa di
40 mg/u basta a causare il coma.
L'amido
(costituente delle farine) è costituito da una lunga catenadi molecole di
glucosio.Ciascuna molecola è collegata ad una molecola (in cima e in fondo) e per il resto ad altre due molecole, e quindi si forma
una catena semplice.
Nel caso del glicogeno invece la catena è ramificata "ad albero".
Ogni tanto vi sono insomma delle molecole di glucosio
che sono collegate a tre anzichè a due altre molecole "sorelle",
e da qui si diparte una ramificazione.
La formazione e la smobilitazione del glicogeno si "autoregola"
, questo meccanismo di regolazione viene modificatodall'
insulina, (ormone prodotto dal pancreas) che "forza" il meccanismo spingendolo più verso la formazione di glicogeno equindi verso la diminuzione di glucosio nel sangue, in quanto viene sottratto dal sangue per mantenere stabili i livelli di glucosio
nel sangue e concorrere alla formazione di glicogeno.
Quindi, la secrezione (o una iniezione) di insulina aumentano la formazione di glicogeno a spese del glucosio, e abbassano il
glucosio presente nel sangue.
Si dice quindi che l'insulina ha un potere ipoglicemizzante; ovvero abbassa la percentuale di glucosio nel sangue (abbassa
la glicemia). A dire la verità il tasso di glucosio è influenzato da una complessa e varia serie di fattori. Vi sono diversi ormoni che
direttamente o indirettamente influiscono sul tasso di glucosio. Tra questi vi sono il
glucagone e ormoni prodotti dalle capsulesurrenali.
Nota sul glicogeno
Nel corpo umano esso è depositato nel fegato, nei reni e nei muscoli. dal punto di vista chimico il glicogeno è un polisaccaride,
ovvero è formato da una lunga catena di molecole di glucosio. La sua struttura è diversa a seconda dei tessuti in cui si trova.
Nel fegato si hanno delle catene più lunghe, nei muscoli sono più corte. Il
glicogeno epatico è formato tipicamente da 30.000molecole di glucosio, ovvero quasi 100 volte il numero di molecole di glucosio che forma la farina o gli amidi. Il
glicogenomuscolare
ha un numero di molecole di glucosio che è circa 1/5 di quello epatico. Il glicogeno a livello dei muscoli è costituitodunque da catene più piccole, più "leggere".
A questo punto potrebbe sorgere una domanda, semplice ma del tutto giustificata: "Perché il pane o lo zucchero si dice facciano
ingrassare?
Cosa c'entra il grasso con i processi fin qui descritti?
Il glicogeno non rappresenta una riserva illimitata di glucosio. In altre parole, questo sistema di immagazzinamento è veloce, ed
efficiente, ma il magazzino è piuttosto piccolo, e non può contenerne una elevata quantità. Quando il glucosio nel sangue sale
oltre un determinato valore e quando nel magazzino le riserve di glicogeno sono "piene",
l'eccesso viene trasformato ingrasso
. Se invece nel sangue non vi è abbastanza glucosio e nel magazzino le riserve di glicogeno sono esaurite, l'organismoprovvede a smobilitare le riserve di grasso per a trasformarle in energia.
Quindi, se non si consumano zuccheri il corpo provvede a mettere mano alle riserve di grasso, e si dimagrisce.
Anche la trasformazione tra glucosio e grasso (e la trasformazione inversa, ovvero la smobilitazione del grasso che viene
trasformato in energia) è influenzata da ormoni.
CONCLUSIONI
a-
Alla fine, possiamo concludere che il "mondo" degli zuccheri comunica ed interagisce con quello dei grassi: una eccessivaintroduzione di glucidi porta ad ingrassare, e una diminuzione di glucidi porta all'utilizzo di grasso e quindi ad un dimagramento.
b-
Anche il mondo delle proteine comunica con quello degli zuccheri. Anche alcuni amicoacidi possono essere utilizzati perprodurre zuccheri. In effetti quando si guarda al metabolismo si guarda ad un sistema complesso e interdipendente, in cui vi è
un grande numero di influenze reciproche e dove non vi sono quasi mai compartimenti stagni.
INTRODUZIONE
La dieta a Zona è stata sviluppata da Berry Sears ed illustrata nel suo libro "Enter the Zone" con lo scopo di migliorare molte
delle funzioni del nostro organismo. Questa dieta è conosciuta spesso con il nome di "Dieta 40-30-30", a causa del rapporto tra
i tre macronutrienti (carboidrati-proteine-grassi) consigliato per "raggiungere la Zona". La Zona è basata sul fatto che il
funzionamento adeguato dei maggiori sistemi fisiologici dipende dal corretto bilanciamento dei nostri ormoni, il che è
influenzato dalla dieta. E’ chiaro che il raggiungimento della salute ottimale è possibile in uno stato di bilanciamento ormonale.
Gli sbilanci ormonali ci privano d’energia, negandoci l’accesso al grasso immagazzinato, disturbano la focalizzazione mentale,
interrompendo lo stabile flusso di zuccheri al cervello. Mantenere il bilanciamento ormonale è lo scopo della dieta a Zona.
Quando gli alimenti sono assunti nelle percentuali 40/30/30 il nostro corpo migliorerà le sue capacità di bruciare i grassi.
E’ possibile impostare la Dieta in Zona stabilendo la quantità di proteine di cui si necessita, in base al tipo d’attività svolta, al
peso corporeo e alla circonferenza del polso Una volta determinato il fabbisogno proteico è necessario calcolare le quantità dei
carboidrati e dei grassi (mono-polinsaturi) tali da consentire il giusto equilibrio. Le sostanze coinvolte sono l’insulina e il
glutagone, due ormoni endocrini la cui principale funzione è quella di controllare i livelli di fluttuazione dei macronutrienti nel
flusso ematico. Sono considerati opposti l’uno all’altra. L’insulina avvisa le cellule di catturare e immagazzinare l’eccesso di
nutrienti Il glutagone, invece, avvisa le cellule di rilasciare il glucosio nuovamente all’interno del flusso ematico, in modo che sia
utilizzata l’energia propria delle cellule come carburante per le nostre attività muscolari. L’insulina è secreta principalmente a
causa di un eccesso di glucosio (carboidrati) nel sangue (e di un insignificante innalzamento d’aminoacidi), mentre il glutagone
è secreto solo in risposta di un innalzamento delle concentrazioni d’aminoacidi (proteine). Invece i grassi non influenzano questi
due ormoni. Dopo un pasto, il pancreas secerne tanta insulina quanta n’è necessaria a mantenere la giusta concentrazione di
zuccheri nel sangue. Un pasto ricco di carboidrati significa che l’insulina sarà abbondantemente secreta nel sangue. Se questo
accade, l’equilibrio tra insulina e glutagone sarà sconvolto.
Gli eicosanoidi sono degli ormoni, il cui corretto bilanciamento è cruciale per il funzionamento del nostro sistema fisiologico e
che svolgono la funzione di messaggeri biochimici. I loro livelli sono determinati o dall'assunzione dei farmaci o da ciò che
ingeriamo quotidianamente. Sono costruiti nel sangue da due acidi grassi polinsaturi Omega 6, l’acido arachinodico (AA) e
l’acido dihomo gamma linolenico (DGLA). I tipi d’eicosanoidi costruiti dipendono da questi due acidi grassi e possono classificarsi
banalmente in eicosanoidi "buoni" ed eicosanoidi "cattivi". Il loro scopo è quello di attivare alcune funzioni delle cellule,
controllando anche la secrezione di testosterone, d’insulina e di GH. Ciò che lega questi ormoni alla nostra dieta non è tanto la
quantità ingerita d’AA e DGLA, quanto da un particolare enzima (delta-5-desaturase) che converte il DGLA in AA, potenziato
dalla presenza d’insulina e inibito da quella di glutagone. Alti livelli d’insulina hanno sicuramente un effetto sfavorevole sui livelli
d’AA e DGLA. Gli acidi grassi omega 3 eicosapentaenoici (EPA), che sono abbondanti nel pesce, inibiscono l’attività dell’enzima.
Gli AA sono, invece, presenti nel tuorlo d’uovo e nel fegato e nelle carni d’organo, alimenti che dovrebbero essere evitati.
La dieta a Zona ricorre a due metodi per evitare lo squilibrio ormonale Innanzi tutto si cerca di inserire in ogni pasto una certa
quantità di proteine, per permettere il rilascio del glutagone, in modo da permettere la mobilitazione dei grassi e il
rallentamento della secrezione dell’insulina. Gli alimenti proteici migliori sono quelli privi di grassi saturi, come il petto di pollo e
di tacchino, gli albumi, le polveri proteiche ecc. Ma sarebbe tutto inutile se non si cercasse di cont rollare anche l’insulina,
mediante una moderata assunzione di carboidrati. Per fare questo bisogna limitare l’assunzione totale di carboidrati e scegliere
quelli che sono rilasciati nel sangue più lentamente, in altre parole quelli a basso indice glicemico (soprattutto la verdura).
Tuttavia, anche scegliendo i carboidrati a basso IG, se la loro quantità risulta eccessiva ne deriverà un indesiderabile aumento
degli zuccheri nel sangue.
Il pasto a Zona ideale contiene una modesta quantità di carboidrati, che è assorbita nel sangue lentamente, evitando
l’innalzamento dei livelli d’insulina. Mantenere i livelli degli zuccheri nel sangue stabili e un favorevole bilanciamento d’insulina e
glutagone influirà in modo benefico sulla nostra salute, incrementando i livelli d’energia e di vigilanza mentale e facilitando la
combustione del grasso in eccesso. I grassi saturi influenzano indirettamente e negativamente il bilanciamento di AA e DGLA,
favorendo lo sviluppo della resistenza all’insulina, condizione che ne riduce la sensibilità delle cellule e, quindi, ne aumenta la
quantità necessaria per controllare i livelli di glucosio nel sangue. Tutto ciò può portare ad immagazzinare grasso nel corpo. Ma
non bisogna assolutamente eliminare dalla dieta tutti i tipi di grasso, poiché sostiene una parte importante nella produzione dei
eicosanoidi ed in altri processi corporei.
L’ingestione di grassi polinsaturi è necessaria se si vuole bruciare l’adipe. Bisogna comprendere che non è questo
macronutriente a farci ingrassare, ma il continuo e costante eccesso calorico e l’alta produzione d’insulina. Inoltre i grassi
rallentano l’assorbimento dei carboidrati nel flusso ematico. Infine l’ingestione di questo tipo di grassi stimola la produzione di
colecistochinina, un particolare ormone che contribuisce alla sensazione di sazietà. Per "Raggiungere la Zona" è necessario: -
ingerire 9 grammi di carboidrati per ogni 7 grammi di proteine - ingerire 3 grammi di grasso per ogni 7 grammi di proteine In
questo modo sarà possibile ottenere il giusto rapporto 40-30-30 tra carboidrati, proteine e grassi. Per correggere l'impraticità di
questo sistema, Sears ha ideato il "Sistema dei Blocchi": - 1 blocco di proteine è composto da 7 grammi - 1 blocco di carboidrati
è composto da 9 grammi - 1 blocco di grassi è composto da 3 grammi La prima cosa da fare sarà calcolare il fabbisogno
proteico in termini di grammi. Quindi, è sufficiente dividere tale numero per 7, per trovare il numero dei blocchi proteici totali
giornalieri. Tale numero bisogna dividerlo per il numero prefissato di pasti che si fanno durante la giornata (un bodybuilder,
normalmente, mangia 5-6 volte al giorno). Il numero che ne risulta rappresenterà il numero dei blocchi proteici per ogni pasto.
Poi non resta altro che rispettare i rapporti tra i tre blocchi dei macronutrienti: per ogni blocco di proteine è necessario 1 blocco
di carboidrati e un blocco di grassi. Personalmente, trovo questo sistema assai impreciso, in quanto la maggior parte degli
alimenti non è formata da uno soltant o dei macronutrienti, ma è una combinazione dei tre (ad esempio i legumi sono un'ottima
fonte di carboidrati e una buona fonte proteica). Quindi è un po' difficoltoso calcolare l'esatto numero di blocchi di cui è
composto un pasto.
IN PAROLE POVERE?
Questa dieta è conosciuta spesso con il nome di "Dieta 40-30-30", per via del rapporto tra i tre macronutrienti (carboidratiproteine-
grassi) consigliato per "raggiungere la Zona". La Zona è basata sul fatto che il funzionamento adeguato dei maggiori
sistemi fisiologici dipende dal corretto bilanciamento dei nostri ormoni, il che è influenzato dalla dieta. E’ chiaro che il
raggiungimento della salute ottimale è possibile in uno stato di bilanciamento ormonale. Gli sbilanci ormonali ci privano
d’energia, negandoci l’accesso al grasso immagazzinato, disturbano la focalizzazione mentale, interrompendo lo stabile flusso di
zuccheri al cervello. Mantenere il bilanciamento ormonale è lo scopo della dieta a Zona. Quando gli alimenti sono assunti nelle
percentuali 40/30/30 il nostro corpo migliorerà le sue capacità di bruciare i grassi. E’ possibile impostare la Dieta in Zona
stabilendo la quantità di proteine di cui si necessita, in base al tipo d’attività svolta, al peso corporeo e alla circonferenza del
polso Una volta determinato il fabbisogno proteico è necessario calcolare le quantità dei carboidrati e dei grassi (monopolinsaturi)
tali da consentire il giusto equilibrio.
COME STRUTTURARLA?
Innanzitutto bisogna fissare la quantità di proteine giornaliera. Essa può variare da 2 grammi per chilo corporeo a 3 grammi per
chilo corporeo (a seconda delle esigenze).
Fissata questa quantità si calcolano (in grammi) grassi e carboidrati (nella quantità totale giornaliera) secondo queste modalità:
·
grammi grassi= (grammi proteine) x 0.44·
grammi carboidrati= (grammi proteine) x 1.33Per completezza ricordiamo che per ottenere il quantitativo calorico totale bisogna:
·
kcal totali= (gr.proteine x 4) + (gr.carboidr. x 4) + (gr.grassi x 9)Ora si suddivide ciascun quantitativo totale (gr.proteine, gr.carboidr., gr.grassi) per il numero di pasti che si intende effettuare
nell'arco della giornata (almeno 5). Questi 3 valori indicano la quantità in grammi di ciascuno dei 3 macronutrienti che bisogna
assumere ad ogni pasto. (VOGLIAMO PRECISARE CHE NON BISOGNA OBBLIGATORIAMENTE ASSUMERE LE KCAL IN MODO
IDENTICO NEI VARI PASTI, ANCHE SE E' FORTEMENTE CONSIGLIATO. E' possibile prevedere un pranzo ed una cena con
quantitativi calorici maggiori rispetto che gli spuntini. LA COSA PERO' FONDAMENTALE E' RISPETTARE IL RAPPORTO FRA I
MACRONUTRIENTI).
·
Ora che si conoscono i quantitativi esatti dei macronutrienti, non resta altro da fare che sfogliare una tabella contente ivalori nutrizionali
degli alimenti e farsi una dieta su misura. TENETE PRESENTE COMUNQUE CHE I CARBOIDRATIDEVONO ESSERE SCELTI TRA QUELLI AVENTI UN BASSO
INDICE GLICEMICO.DI SEGUITO DUE ESEMPI DI DIETA A ZONA.
ESEMPIO 1
Colazione
200 ml di albumi + 250 ml di latte parmalat plus + 2 cucchiaini di olio di oliva extravergine (6 g) + 8 g. di proteine +
3 cucchiai (45 g) di marmellata dietetica non zuccherata con 3 fette wasa
Metà
mattina
250 ml di latte p.s. + 2 cucchiaini di olio di oliva extravergine (6 g) + 28 g. di proteine + 1 cucchiaio raso (10 g) di
fruttosio, + una mela + 3 arachidi.
Pranzo
130 g. di petto di pollo o petto di tacchino oppure 200 g. di carne rossa.Insalata a volontà + 16 g. di olio di oliva
extravergine + 1 mela + 5 fette wasa + 10 g.di fruttosio
Merenda
2 yogurt +200 ml di latte p.s. + 15 g di proteine + 1 mela +5 arachidi
Cena
130 g. di petto di pollo o petto di tacchino oppure 200 g. di carne rossa.Insalata a volontà + 16 g. di olio di oliva
extravergine + 1 mela + 5 fette wasa + 10 g.di fruttosio
Spuntino
4 albumi (120 ml)+ 200 ml di latte p.s. + 15 g. di proteine + 30 g. di fruttosio + 2 fette wasa + 8 g. di olio di oliva
extravergine (2 cucchiaini e mezzo).
ESEMPIO 2
Colazione 250 ml di latte p.s. + 200 ml di albumi + 3 fette wasa con 3 cucchiai (45 g) di marmellata dietetica non zuccherata
e 5 arachidi
Metà
mattina
200 ml di latte p.s. con 1 albume + 1 cucchiaino di fruttosio e 2 arachidi
Pranzo 80 g. di petto di pollo o petto di tacchino oppure 100 g. di carne rossa + 1 mela + 2 fette wasa. Insalata a volontà
+ 8 g. di olio di oliva extravergine
Merenda
3 fette wasa con 30 g. di bresaola (o di fesa di tacchino) e 2 arachidi
Cena
100 g. di petto di pollo o petto di tacchino oppure 130 g. di carne rossa + 12 g.di olio di oliva extravergine + 1
mela +4 fette wasa
Spuntino
3 albumi (100 ml) + 200 ml di latte p.s. + 10 g. di fruttosio + 2 cucchiaini (6 g) di olio di oliva extravergine
NOTE: una mela è intesa sui 170 grammi (esclusi gli scarti). Quando scritto latte p.s. è inteso latte parzialmente scremato.
Molto spesso è nominato il latte parmalat plus: esso ha un quantitativo maggiore di proteine rispetto al comune latte. Come
yogurt intendiamo uno yogurt con meno dell'1% di grassi (Esempio: Danone Vitasnella).Attenzione alle verdure: mentre potete
assumere insalata a volontà perché non altera le kcal, altri tipi di verdura come fagiolini e broccoli apportano una significativa
quantità di carboidrati. Attenzione alle carote che hanno un IG elevato. Come proteine in polvere, intendiamo proteine del siero
del latte.
NORME DA RISPETTARE
- 5 assunzioni giornaliere (2 pasti principali,
colazione, 2 spuntini).
- Non più di 5/6 ore tra un pasto e l'altro. Ad ogni pasto circa 40%
carboidrati, 30%
proteine, 30%
grassi
- Alimenti ricchi di carboidrati:
pane, pasta, riso, pizza, cereali integrali, verdura, frutta, biscotti, vino,
alcolici
- Alimenti ricchi di proteine:
carne, pesce, latticini, uova
- Alimenti ricchi di grassi: oli, burro, margarina,
maionese, olive, avocado, frutta secca
- Carboidrati da
consumare con moderazione: pane, pasta, riso, pizza, biscotti, fette, patate,
carote, banane.
- Carni da preferire: pollo, tacchino, struzzo, coniglio, tagli magri di carni
rosse, prosciutto,
bresaola, speck.
- Pesce almeno 2 volte la settimana, una delle quali salmone, oppure sgombro,
merluzzo, tonno, pesce spada.
- Non più di 2 uova intere alla settimana, oltre solo albume.
- Tra i latticini: fiocchi di latte, ricotta,
formaggi magri o light, inferiori al 20% di materia grassa.
- Latte e yogurt bianco contengono carboidrati
e proteine in
misura uguale.
Tra i grassi preferire olio
extra vergine d'oliva , olive o mandorle.
- Preferire il fruttosio allo zucchero da cucina.
- Niente bibite, succhi, merendine, caramelle, cioccolato, ecc.
- Se piace, un bicchiere di vino (meglio rosso) o birra a pasto.
- Niente superalcolici e meno caffè possibile.
- Fuori pasto consumare solo acqua (almeno 1,5 litri al giorno).
Pesarsi una sola volta alla settimana sempre lo stesso
giorno e ora.
1 BLOCCO è costituito da:
- 1 blocchetto di proteine
- 1 blocchetto di carboidrati
- 1 blocchetto di grassi
BLOCCHETTI DI PROTEINE
Carne e pollame
Miglior scelta (basso contenuto di grassi saturi)
Pollo (petto e carne) 30g
Tacchino (petto e carne) 30g
Manzo (tagli magri) 30g
Prosciutto
cotto, crudo, speck,
bresaola 30g
Anatra 45g
Vitello, agnello 30g
Maiale (lonza o
braciola) 30g
Pessima scelta ( alto contenuto di grassi saturi)
Fegato 30g
Hot dog 1 medio
Manzo (tagli grassi) 30g
Manzo macinato (grassi circa 10-15 %) 45g
Salame, mortadella, coppa, pancetta 30g
Pesce e crostacei
Tutti ottima scelta
Branzino, orata 30g
Calamari 75g
Pesce azzurro 30g
Pesce gatto 45g
Vongole e cozze 45g
Merluzzo 45g
Polpa di granchio 45g
Aragosta 30g
Sgombro 45g
Salmone 45g
Sardine 30g
Capesante 45g
Gamberetti 45g
Dentice 45g
Pesce spada 45g
Tonno (bistecca o al naturale) 30g
Trota 30g
Uova
Miglior scelta
Albume 2 uova
Discreta scelta
Uova intere 1 uovo
Latticini
Miglior scelta
Fiocchi di latte 50g
Formaggi light 30g
Mozzarella 30g
Ricotta 30g
Pessima scelta
Formaggi duri o grassi 30g
Cibi per vegetariani (ricchi in proteine)
Latte (a basso contenuto di grassi) 200g
Farina di soia 75g
Torta di soia 45g
Tofu 90g
Yogurt bianco 100g
BLOCCHETTI DI CARBOIDRATI
Carboidrati favorevoli
Verdure cotte
Carciofi 1 medio
Asparagi 12
Fagiolini verdi 200g
Fagioli 50g
Cavoli 300g
Broccoli 250g
Cavolini di Bruxelles 300g
Verza cappuccio 275g
Cavolfiori 180g
Piselli 50g
Melanzane 300g
Porri 120g
Lenticchie 30g
Funghi 200g
Crauti 120g
Spinaci 120g
Coste e biete 180g
Zucca 120g
Zucchine 120g
Verdure crude
Cuore di palma 160g
Broccoli 240g
Castagne 60g
Verze cappuccio 300g
Cavolfiore 240g
Cetriolo 1
Sedano tagliato 240g
Indivia e scarola 600g
Peperoni verdi e rossi 180g
Lattuga 1 cespo
Lattuga romana 850g
Funghi tagliati 360g
Cipolla a fette 120g
Ravanelli a fettine 240g
Salsa di pomodoro 80g
Spinaci tagliati 480g
Pomodori 2
Frutta
Mela mezza
Succo di mela
80g
Albicocche 3
Ananas a cubetti 60g
Anguria a cubetti 60g
Ciliegie 7
Fragole 120g
Kiwi 1
Lamponi 80g
Limone 1
Macedonia 60g
Mandarini 1
Melone a cubetti 60g
Mirtilli 60g
More 60g
Pera mezza
Pesca 1
Pesche sciroppate e scolate 60g
Pesca noce mezza
Pompelmo mezzo
Prugne 1
Uva 60g
Arancia mezza
Cereali
Fiocchi d'avena 80g
Carboidrati sfavorevoli (usare con moderazione)
Verdure cotte
Barbabietola 60g
Carote 60g
Fagioli in umido 40g
Granoturco 30g
Patate al forno o bollite 40g
Purè di patate 25g
Frutta
Banana 1 terzo
Datteri 3
Fichi 1
Mango a fette 40g
Prugne secche 2
Uva passa 1 cucchiaio grande
Succhi di frutta
Sidro di mela e
succo di mela
40g
Succo d'arancia 40g
Succo d'ananas 30g
Succo di limone 40g
Succo d'uva 60g
Succo di pompelmo 40g
Succo tropicale 30g
Cereali e pane
Cracker integrali 1 pacchetto
Cereali secchi 15g
Brioche 1
Cuscus 15g
Croissant senza ripieno mezzo
Crostini 15g
Frittella mezza
Grano saraceno 15g
Grissini 1
Toast 15g
Pane integrale e pane bianco mezza fetta
Pane di segala 1 fetta
Pastasciutta (cotta) 30g
Pane arabo mezzo
Focaccina mezza
Pop-corn 240g
Polenta 40g
Riso bianco o integrale (cotto) 25g
Piadina mezza
Tagliolini all'uovo (cotti) 30g
Galletta di riso soffiato 1
Cialda mezza
Alcolici
Vino 120g
Birra 180g
Superalcolici 30g
Altro
Salse varie 2 cucchiai
Barrette (Mars, ecc.) mezza
Gelati alla crema 20g
Gelati alla frutta 30g
Marmellata 2 cucchiai
Miele mezzo
cucchiaio
Patatine, salatini 15g
Zucchero di canna 1 cucchiaio e mezzo
Zucchero raffinato 1 cucchiaio
Triangoli di mais 15g
BLOCCHETTI DI GRASSI
Miglior scelta (ricchi di grassi monoinsaturi)
Arachidi 6
Avocado 1 cucchiaio
Mandorle intere 3
Noci 1
Olio d'oliva, arachidi
e semi vari 1 terzo di cucchiaino
Discreta scelta (bassi in grassi saturi)
Maionese 1 terzo di cucchiaino
Maionese light 1 cucchiaino
Olio di semi di
soia 1 terzo di cucchiaino
Pessima scelta (ricchi di grassi saturi)
Pancetta a cubetti 2 cucchiaini
Burro, lardo, margarina 1 terzo di cucchiaino
Panna 1 cucchiaio
Mascarpone 1 cucchiaino
Formaggio cremoso 1 cucchiaino
Formaggio cremoso light 2 cucchiaini
Panna acida mezzo cucchiaio
Tabella Calorie Alimenti
Alimento
Qua.tà Kcal
Proteine(g) Grassi(g) Carboidrati(g)
Acciuga fresca 100g 101 15,31 3,55 1,51 |
Agnello 100g 103 20,06 2,24 0 |
Albicocche 100g 35 0,49 0 8,07 |
Alici sott'olio 100g 210 25,90 11,27 0,19 |
Anguilla di mare 100g 241 14,64 19,63 0,67 |
Anitra domestica 100g 121 22,65 3,11 0 |
Aperitivo a base di vino 100g 186 0 0 17,00 |
Arance 100g 33 0,75 0 7,32 |
Aranciata 100g 38 0 0 10,00 |
Aringhe salate 100g 234 22,87 14,03 3,12 |
Asparagi 100g 21 2,88 0 2,15 |
Babà al Rhum 100g 252 5,90 5,70 41,40 |
Baccalà ammollato 100g 103 21,60 1,04 1,32 |
Banane 100g 91 1,18 0,26 20,53 |
Barbabietole rosse 100g 20 1,10 0 4,00 |
Barretta per pasto sostitutivo 100g 394 27,00 10,00 0 |
Bel Paese 100g 379 23,49 31,03 0 |
Birra 100g 12 0,10 0 2,70 |
Biscotti comuni 100g 352 8,50 0,98 75,10 |
Brioche 100g 424 6,81 18,43 55,68 |
Brandy 100g 235 0 0 0 |
Broccoli 100g 42 5,45 0 4,86 |
Bue (magro) 100g 100 20,70 1,70 0 |
Bue (semigrasso) 100g 136 21,00 5,50 0 |
Burro 100g 767 0,81 83,45 1,05 |
Caciocavallo 100g 438 37,67 31,13 0 |
Caciotta (di pecora) 100g 368 27,25 27,33 1,82 |
Calamaro 100g 70 12,60 1,74 0,64 |
Cannolo alla crema 100g 369 6,20 20,70 42,20 |
Carciofi 100g 38 2,59 0 6,72 |
Carne di bue in scatola 100g 296 24,70 21,40 0 |
Carote 100g 47 1,03 0,33 9,58 |
Castagne 100g 198 4,28 2,16 39,33 |
Cavallo 100g 114 21,71 2,55 0,46 |
Cavolfiore 100g 32 2,48 0,34 4,55 |
Cavolo o verza 100g 23 1,62 0 4,08 |
Ceci 100g 339 21,75 4,97 49,86 |
Cefalo 100g 129 15,8 6,78 0,71 |
Cetrioli 100g 17 1,09 0,11 2,93 |
Champagne 100g 75 0 0 0 |
Cicoria 100g 23 1,01 0,49 3,44 |
Ciliegie 100g 42 0,88 0 9,36 |
Cime di rapa 100g 23 3,31 0 2,41 |
Cioccolato 100g 555 4,60 32,50 58,70 |
Cipolle 100g 20 1,10 0 3,71 |
Coca Cola 100g 39 0 0 10,50 |
Cocomero 100g 14 0,29 0 3,24 |
Coniglio (magro) 100g 102 21,5 1,50 0 |
Coppa 100g 501 17,03 47,34 0 |
Cotechino 100g 365 16,63 32,63 0 |
Cotoletta di spinaci Fileni 100g 216 13,80 12,90 11,90 |
Crescenza 100g 302 18,03 25,11 0 |
Crema nocciole e Cacao 100g 509 6,90 28,80 52,70 |
Crostata con marmellata 100g 240 4,90 8,20 65,50 |
Datteri 100g 231 2,72 0 53,64 |
Dentice 100g 103 16,69 3,51 0,51 |
Emmental 100g 395 28,50 30,60 0 |
Erbette 100g 26 2,04 0,17 3,93 |
Fagiolini cannellini 100g 76 6,00 0,60 12,50 |
Fagioli freschi 100g 144 10,13 1,40 12,78 |
Fagioli secchi 100g 317 23,56 2,47 48,24 |
Fagiolini verdi 100g 18 2,11 0 2,20 |
Farina di frumento 00 100g 349 9,30 0,98 81,00 |
Fave fresche 100g 38 5,39 0 3,89 |
Fave secche 100g 332 21,31 3,07 52,92 |
Fette biscottate Mulino B. 100g 411 10,90 6,00 78,30 |
Fichi freschi 100g 64 1,09 0 14,55 |
Fichi secchi 100g 289 3,54 2,72 60,80 |
Finocchi 100g 7 0,97 0 0,71 |
Fiori di zucca 100g 23 1,82 1,50 0,51 |
Fitgar (reintegratore salino) 35g 124 0 0 30,90 |
Fontina 100g 330 24,46 24,88 0,78 |
Formaggino 100g 261 20,37 19,05 1,04 |
Formaggio Lindenberger Kraft 100g 368 29,00 28,00 tracce |
Fragole 100g 36 0,80 0,50 6,90 |
Funghi freschi 100g 42 5,15 0,30 4,36 |
Funghi secchi 100g 316 36,68 2,70 34,51 |
Gambero 100g 73 13,59 0,57 2,89 |
Gelato fiore di latte 100g 218 4,20 13,70 20,70 |
Gelato yogurt 100g 150 4,00 8,00 36,00 |
Ghiacciolo arancio 100g 137 0 0 36,50 |
Gordon Blue Fileni 100g 175 13,60 9,20 10,00 |
Gorgonzola 100g 364 19,44 31,20 0 |
Gran Cereale dig. Mulino B. 100g 487 7,00 22,50 64,10 |
Gran Cereale mu. Mulino B. 100g 445 8,50 19,50 58,90 |
Grappa 100g 235 0 0 0 |
Grissini 100g 385 10,71 0,44 82,20 |
Groviera 100g 420 31,52 31,96 0 |
Indivia e scarola 100g 14 1,46 0,13 1,55 |
Kaki 100g 86 1,39 0 19,61 |
Kellogg's Corn Flakes 100g 370 8,00 0,70 83,00 |
Kiwi 100g 44 1,20 0,60 9,00 |
Latte intero 100g 65 3,50 3,50 4,63 |
Latte parzialmente scremato 100g 47 3,20 1,60 4,90 |
Latte scremato 100g 37 3,60 0,50 5,00 |
Lattuga 100g 20 1,19 0,38 2,88 |
Lenticchie 100g 331 25,02 2,54 50,13 |
Limone (succo) 100g 8 0,64 0 1,28 |
Liquore da dessert 100g 313 0 0 31,00 |
Maiale (magro) 100g 148 19,91 6,81 1,10 |
Maiale (semigrasso) 100g 274 17,23 22,07 0,55 |
Maionese SMA 100g 750 1,50 82,00 1,50 |
Mandarini 100g 44 0,80 0 9,90 |
Mandorle 100g 571 24,19 50,61 2,74 |
Manzo (magro) 100g 89 19,41 0,84 0,47 |
Margarina 100g 765 1,20 83,50 0 |
Marmellata Hero Diet albicocca 100g 103 0,60 0,10 25,00 |
Marmellata Hero Diet fragola 100g 104 0,90 0,10 25,00 |
Marmellata Santa Rosa amarene 100g 255 0,40 0,20 62,10 |
Marsala all’uovo 100g 150 0 0 12,40 |
Marsala tipico 100g 204 0 0 28,00 |
Melanzane 100g 18 1,23 0 3,10 |
Mele 100g 50 0,24 0 11,91 |
Melone 100g 70 0,50 0,15 6,47 |
Merluzzo 100g 84 13,91 2,65 0,76 |
Miele 100g 309 0,76 0 76,64 |
Mortadella 100g 320 16,04 40,15 0 |
Mozzarella 100g 255 22,50 17,89 0 |
Nespole 100g 43 0,35 0,44 9,10 |
Nocciole 100g 552 15,37 51,65 4,60 |
Noci fresche 100g 495 16,50 46,32 1,36 |
Noci secche 100g 707 19,25 67,78 2,87 |
Oca 100g 378 15,80 34,40 0 |
Olio di oliva 100g 901 0 99,00 0 |
Olio di semi (di arachide) 100g 910 0 100,00 0 |
Olive conservate verdi 100g 168 0,76 14,48 8,04 |
Palombo 100g 82 19,98 1,17 1,32 |
Pancetta affumicata Consilia 100g 333 17,90 29,00 0,10 |
Pane di frumento 100g 293 0,19 0,50 62,14 |
Pane di segale 100g 248 7,30 0,50 52,00 |
Panna bianca Prealpi 100ml 209 2,90 20,00 4,40 |
Parmigiano 100g 405 32,81 29,68 0 |
Pasta all'uovo 100g 368 13,00 2,40 78,60 |
Pasta Barilla 100g 362 11,50 1,50 75,70 |
Patate 100g 80 2,46 0,35 16,20 |
Pecora 100g 361 13,63 33,50 0 |
Pecorino 100g 372 28,52 27,98 0 |
Peperoni 100g 18 1,17 0 3,19 |
Pere 100g 51 0,30 0 12,04 |
Pesce piccolo da frittura 100g 81 11,40 2,97 1,69 |
Pesche 100g 74 0,30 0 17,82 |
Pinoli 100g 606 35,83 48,33 4,59 |
Piselli freschi 100g 93 7,45 0,47 14,21 |
Piselli secchi 100g 340 20,75 3,85 53,64 |
Pizza bianca 100g 292 8,40 11,80 40,70 |
Pizza pomodoro 100g 247 4,00 4,00 51,90 |
Pizza pomodoro e mozzarella 100g 271 5,60 5,60 52,90 |
Pollo 100g 198 16,77 13,62 1,34 |
Polpo 100g 58 10,59 0,98 1,39 |
Pomodori 100g 24 0,83 0,39 4,26 |
Pop Corn 100g 383 12,70 5,00 76,70 |
Porto 100g 100 0 0 0 |
Prosciutto cotto affumicato 100g 421 21,18 36,42 0,75 |
Prosciutto crudo 100g 245 18,87 46,90 0 |
Prosciutto crudo (sgrassato) 100g 156 28,02 4,56 0 |
Provolone 100g 370 26,30 28,85 0 |
Prugne 100g 269 2,25 0,49 62,30 |
Rape 100g 39 1,12 0,24 7,77 |
Ravanelli 100g 14 0,86 0 2,44 |
Razza 100g 70 14,23 0,94 0,71 |
Rhum 100g 280 0 0 0 |
Ricotta romana (di pecora) 100g 322 8,50 31,58 0 |
Riso 100g 359 6,80 1,40 79,80 |
Rombo 100g 84 16,27 1,31 1,19 |
Salame (tipo Milano) 100g 368 36,85 34,85 0 |
Salsiccia fresca (di maiale) 100g 341 14,32 30,78 0,78 |
Sardina 100g 115 15,26 5,19 1,19 |
Scamorza 100g 351 26,60 25,80 1,80 |
Sedano 100g 14 2,60 0 0,83 |
Semolino 100g 369 12,15 0,75 76,10 |
Seppia 100g 74 14,02 1,47 0,73 |
Sgombro 100g 170 16,00 11,08 0,75 |
Sgombro in scatola 100g 230 31,44 10,68 0,91 |
Sogliola 100g 84 15,93 1,74 0,79 |
Spinaci 100g 36 3,77 0,65 3,59 |
Succo ananas Più Sterilgarda 100ml 50 0,40 0,02 12,00 |
Succo arancia SMA 100ml 40 0,50 0,10 9,20 |
Succo pesca Hero 100ml 59 0,20 0,10 14,30 |
Succo pompelmo Più Sterilgarda 100ml 39 0,30 0,02 9,50 |
Succo pompelmo SMA 100ml 37 0,40 0,10 8,50 |
Succo tropicale SMA 100ml 42 0,30 0,10 10,00 |
Susine 100g 61 0,50 0 14,30 |
Tacchino 100g 179 24,70 8,50 0 |
Tartufo nero 100g 31 6,00 0,50 0,70 |
Tenerezze Mulino Bianco 100g 517 6,50 26,50 63,20 |
Tinca 100g 77 17,95 0,39 0 |
Tonno fresco 100g 124 20,50 4,17 0,56 |
Tonno Rio Mare 100g 415 18,50 37,90 0 |
Tonno sott'olio 100g 248 31,69 12,24 1,66 |
Tonno Star 100g 416 17,00 38,70 0 |
Triglia 100g 126 15,83 6,27 1,09 |
Trota 100g 84 13,94 2,98 0,04 |
Uova (intero) 100g 159 13,06 11,13 1,06 |
Uova (tuorlo) 100g 360 16,30 31,90 0,70 |
Uva fresca 100g 74 0,34 0 17,72 |
Uva secca 100g 306 2,30 0,50 71,20 |
Vermouth dolce 100g 150 0 0 14,60 |
Vermouth secco 100g 120 0 0 4,00 |
Vino 100g 70 0 0 1,50 |
Vitello (magro) 100g 89 19,86 0,82 0 |
Vodka 100g 240 0 0 0 |
Vongola 100g 74 10,17 2,53 2,24 |
Wafer crema cacao Loacker 100g 501 6,60 26,00 60,90 |
Wafer crema nocciola Loacker 100g 510 7,20 26,30 60,80 |
Wafer latte Loacker 100g 516 6,50 28,00 59,50 |
Whisky 100g 240 0 0 0 |
Würstel 100g 342 11,31 32,49 0 |
Würstel Principe (puro suino) 100g 261 13,50 23,00 0,10 |
Zampone 100g 366 19,13 31,59 0 |
Zucca gialla 100g 18 0,38 0 1,85 |
Zucchero 100g 400 0 0 100,00 |
Zucchine 100g 17 1,76 0,11 2,14 |